Sentenza 962/2013: E’ possibile applicare l’art. 5 anche in assenza di piano attuativo

Indice

Sentenza 962/2013: E’ possibile applicare l’art. 5 anche in assenza di piano attuativo

Con la sentenza 962 del 23/12/2013 Il TAR ha annullato il diniego espresso dal Comune di Cagliari per un intervento di demolizione e ricostruzione  ai sensi dell’art. 5 della L.R. 4/2009 in zona un cui  è necessario, per l’edificazione, un piano attuativo approvato.

tar_sardegnaL’abbiamo sempre detto.

E il TAR ci ha dato ragione.

Con la sentenza 962 del 23/12/2013 Il TAR ha annullato il diniego espresso dal Comune di Cagliari per un intervento di demolizione e ricostruzione  ai sensi dell’art. 5 della L.R. 4/2009 in zona un cui  è necessario, per l’edificazione, un piano attuativo approvato.

I fatti: il richiedente propone un intervento di demolizione e ricostruzione ai sensi dell’articolo 5 della L.R. 4/2009 in zona D, sottozona DR del Comune di Cagliari.

L’ufficio tecnico del Comune di Cagliari esprime il diniego ad effettuare l’intervento con le seguenti motivazioni:

  • ai sensi dell’art. 44 delle norme tecniche di attuazione (NTA) del piano urbanistico comunale (PUC), l’intervento è subordinato all’approvazione di un piano attuativo esteso all’intera zona;

  • la medesima area è inclusa nell’ambito costiero n. 1 Golfo di Cagliari ex art. 14 delle NTA del PPR e il successivo art. 15, comma 3, delle dette NTA, stabilisce che “per i comuni dotati di PUC approvato ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 8 della L.R. 2008 n. 4 nelle zone C, D, F, e G possono essere realizzati gli interventi previsti negli strumenti urbanistici attuativi approvati e con convenzione efficace alla data di approvazione del PPR”, mentre la zona in cui ricade la superficie immobiliare è priva di strumentazione attuativa.

Entrambi i punti di contestazione, secondo il TAR, sono affrontabili entrambi con l’art. 8 comma 5.ter della Legge Regionale 4/2009 e smi “Gli interventi di cui agli articoli 2, 3, 4, 5 e 6 sono realizzati in deroga alle previsioni dei regolamenti edilizi e degli strumenti urbanistici comunali vigenti ed in deroga alle vigenti disposizioni normative regionali; possono essere superati gli indici massimi di fabbricabilità. È in ogni caso fatto salvo il rispetto delle disposizioni del Codice civile e i diritti dei terzi”; articolo con il  quale il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna intende dare ragione al ricorrente,

La trascritta norma è, dunque, chiara nel prevedere che gli interventi ivi contemplati possono essere realizzati, in deroga tanto alle normative comunali, quanto a quelle regionali, ivi compreso, quindi, il PPR

C.V.D.

Come volevasi dimostrare.

 

Per scaricare il testo della sentenzaSentenza 962-2013

Enrico Craboledda

 

Lascia un commento