Anno nuovo, legge nuova? Ancora no.

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Anno nuovo, legge nuova? Ancora no.

Si attende con impazienza l’approvazione della nuova legge in materia edilizia e urbanistica.

E’ il primo post del 2015.

DALI - Orologi molliSperavo di poter iniziare con un grande e lungo commetto alla nuova legge urbanistica della Sardegna, e invece ancora niente.

L’approvazione della legge, inizialmente prevista entro la scadenza del piano casa, ha subito alcuni slittamenti, prima al 24 dicembre (?!#*?!), data in cui sarebbe dovuta essere discussa in Consiglio, ed ora a data ancora da destinarsi.

Nell’attesa, ho pubblicato il testo del Disegno di Legge 130/2014 , che già era reperibile nei siti della Regione Sardegna.

Il testo del DDL è composto da 4 capi generali che suddividono i 53 articoli che lo compongono.

Il Capo I è composto da un solo articolo, il primo della legge, che palesa gli obiettivi del legislatore (da cui è sparito il rilancio dell’economina attraverso il settore edilizio, principale obiettivo del “vecchio” piano casa)

Il secondo Capo disciplina il miglioramento del pratrimonio edilizio esistente, fornendo le indicazioni sugli interventi di ampliamento volumetrico ammissibili.

Il Capo III contiene le “Disposizioni urbanistiche per il trasferimento e il rinnovamento del patrimonio edilizio” e detta le regole per gli interventi di demolizione e ricostruzione, e di sostituzione edilizia.

Il quarto e ultimo Capo, norma la semplificazione e il riordino della disciplina regionale urbanistico-edilizia, modificando diverse norme regionali in materia.

Non entrerò oggi nel merito del testo del Disegno di Legge perchè è risaputo che è già stato modificato in Commissione, e il testo che dovrebbe essere approvato è differente (e molto probabilmente subirà altre modifiche durante la discussione in aula).

Mi limiterò ad elencare alcune novità:

Capo I:

  • 1Scompare dagli obiettivi prefissati dal legislatore quello del rilancio del settore economico, principale obiettivo del Piano Casa della Sardegna. L’attuale obiettivo è quello della riqualificazione e miglioramento della qualità del patrimonio edilizio esistente, la limitazione del consumo del suolo e la riqualificazione dei contesti paesaggistici e ambientali compromessi, abbinato ad un riordino della disciplina di settore e delle sue procedure.

Capo II:

  • 2zone B e C ampliamenti volumetrici fino a 90 mc, o 120 mc (se si effettuano interventi di risparmio energetico;
  • zona A: ampliamenti ammessi fino a 120 mc, solo per interventi atti a favorire le persone disabili;
  • zone A, B e C: recupero dei sottotetti ( solo quelli con pendenza non inferiore al 10%, e con un’altezza in gronda non inferiore a 1.20 m ) con modifiche di colmo e gronda per il raggiungimento dell’altezza utile abitabile;
  • zone D e G: incrementi del 20% o 25% (in base alla destinazione d’uso);
  • Ampliamenti delle strutture turistico ricettive anche all’interno dei 300 m.

Capo III:

  • 3disciplina del trasferimento dei volu mediante demolizione e ricostruzione con premio percentuale per la ricostruzione in altra area di minor pregio;
  • rinnovo del patrimonio edilizio mediante demolizione e ricostruzione, con premio volumetrico.

Capo IV

  • modifice alla L.R. 23/85:
    • sostutizione della concessione edilizia con il permesso di costruire
    • definizione di sanzioni in assenza di permesso e delle tolleranze dimensionali
    • introduzione della SCIA (acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività) nelle procedure
    • 4modifiche e integrazioni ai cambi d’uso
    • soppressione dell’Autorizzazione Edilizia e della Denuncia di Inizio Attività
    • Definizione e introduzione delle Sortello Unico dell’Edilizia ( analogo all’attuale SUAP, ma applicato al settore edile privato)
    • norme integrative in materia di parcheggi privati
  • modifiche alle L.R. 45/89
    • modifiche alla direttiva per le zone agricole
    • modifiche alla tutela delle zone di interesse paesistico-ambientale
    • modifica alla procedura di formazione dei Piani Urbanistici Comunali
    • modifiche alle norme in materia di piani attuativi di iniziativa privata
  • abrogazioni di alcuni articoli della L.R. 20/91
  • modifiche alla L.R. 28/98, in materia di tutela del paesaggio
  • modifica alla L.R. 7/2002
  • modifica alla L.R. 8/2004
  • modifica alla L.R. 2/2007
  • modifiche alla L.R. 4/2009 (Piano Casa)
    • abrogazione dell’articolo 13 bis (che normava i nuovi interventi in zona agricola)
    • abrogazione dell’articolo 15 (che consentiva il recupero dei sottotetti, con questa legge diversamente disciplinati al Capo I)
    • abrogazione dell’articolo 15 bis (che consentiva il recupero ai fini abitativi dei piani interrati e terra)
  • abrogazione dell’articolo 32 della L.R. 12/2011
  • abrograzione della L.R. 19/2011 (Sviluppo del turismo golfistico)
  • Modifiche al decreto assessoriale n. 2266/U del 1983, eliminando l’obbligo di ottenere il parere regionale per indici o volumi o capi superiori a quelli indicati.

 

Il testo è già stato modificato in commissione e sarà ancora modificato durante la discussione in aula.

Attendiamo l’approvazione per conoscere le definitive disposizioni.

Ing. Enrico Craboledda

 

PS: e che il 2015 abbia inizio. Buon anno a tutti!