Piano Casa Sardegna e Lavoro

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Piano Casa Sardegna e Lavoro

Segni positivi per i posti di lavoro e per le imprese che ruota(va)no intorno all’edilizia del Piano Casa in Sardegna.

Il 2014 è stato un anno particolarmente positivo per il comparto delle imprese edili;

  • + 9.6% rispetto al 2013, che si traduce in 4100 nuovi posti di lavoro.

Il trend positivo si ravvisa se si guardano i dati relativi alle riqualificazioni, ristrutturazioni e recupero degli immobili già esistenti:

  • + 18% dal 2008

Ma sappiamo che “non è tutto oro quel che luccica“:

  •  dal 2008 al 2014 sono 23500 le persone “in uscita” dal settore edile
  • e 378 fallimenti (dal 2009 al 2014), sempre nel comparto edile

piano casa sardegna lavoroInsomma, bene il piccolo trend positivo ma scenario complessivo allarmante ( dati da VII Rapporto dell’Ance sull’industria ).

Il vero problema, secondo me, è che i dati del 2015 (primo anno in cui il settore edile sardo non conta più sull’apporto del “Piano Casa” Sardegna) saranno agghiaccianti e tragici. Altro che allarmanti.

Ma per la fortuna di qualcuno, saranno disponibili solo dal 2016, quando, ahimè, per tante imprese sarà troppo tardi.

“Chiediamo al consiglio regionale una assunzione di responsabilità per la sua approvazione ( DL 130 ). Dovremmo parlare di valorizzazione dell’ambiente e non solo di tutela per l’ambiente”

dice il presidente dell’Ance Maurizio De Pascale.

Ma che vuol dire ” assunzione di responsabilità ” ? Nulla.  LOL

E mentre i dati positivi rasserenano qualche faccia di bronzo che si culla dietro questo piccolo trend positivo forte del fatto che i dati 2015 disastrosi si vedranno solo a consuntivo, in quel di Cagliari, tra consiglio e giunta, si continua a litigare (o dovrei dire “bisticciare“?):

“E’ colpa sua” … “Ha cominciato lui” … “No, è stato lui” … 

Ed ecco che riparte il bisettimanale siparietto tra maggioranza e opposizione:

Cappellacci attacca:

L’Amministrazione non ha mantenuto le promesse in merito al Piano Casa, che doveva essere prorogato da tempo …

… Un assessore seduto su una poltrona da quasi un anno accusa l’opposizione per la mancata approvazione dopo mesi di un provvedimento che, secondo lui, poteva essere licenziato in pochi giorni.

Erriu si difende:

Se i tempi per l’approvazione della legge in materia di edilizia si sono dilatati la causa è tutta da ricercare nel mancato accordo con l’opposizione. Ricordi Cappellacci che il provvedimento in materia di edilizia non è stato portato alla tempestiva discussione dell’Aula per il mancato accordo dell’opposizione che ha preferito riservarsi la possibilità demagogica di rilasciare dichiarazioni inutilmente allarmanti piuttosto che contribuire all’approvazione della legge. Con la disponibilità a discutere in Consiglio regionale il provvedimento, prima della legge finanziaria, l’opposizione avrebbe contribuito all’immediata approvazione venendo incontro alle esigenze del settore

Bla bla bla …

C.V.D. – Come Volevasi Dimostrare.

Poco importa, a mio avviso (e credo di parlare a nome di molti), chi promulghi la legge. Chi l’abbia scritta e pubblicizzata. Di chi sia il merito o il demerito.

L’unico aspetto importante è che si scriva una legge per il tutelare il territorio, ma senza dimenticare chi lo vive (questo territorio); recuperare il patrimonio edilizio esistente, senza cadere nella spirale del “non si può fare nulla perché è tutto tutelato (c’è differenza tra vecchio e storico. meditate); consentire nuove edificazioni senza demonizzare chi ne trae un profitto (senza eccessive speculazioni), attraverso una strumentazione urbanistica che sia frutto della mente degli urbanisti, e non relegare gli urbanisti ad essere i disegnatori degli interessi del “sindico” di turno; agevolare e incentivare le ristrutturazioni e il contenimento dei consumi energetici, senza pretendere “il sangue” dal privato che investe sulla propria casa; e si potrebbe andare avanti all’infinito.

E voi, che ne pensate?

 

Ing. Enrico Craboledda

 

PS: per chi volesse approfondire, ecco qualche link: