SuperBonus 110%

SuperBonus 110%

Ho atteso un po’ prima di scrivere qualcosa sulla nuova opportunità del SuperBonus 110%.

Proverò ad illustrare e racchiudere in un unico punto, tutto quello che c’è da sapere sulla detrazione fiscale e sulla cessione del credito di imposta previsto per il SuperBonus 110%.

Abbiamo anche creato una serie di mini-video dove proviamo a riassumere in modo semplice il SuperBonus 110%. Eccoli

1 – Che cos’è

2 – Come

3 – Le 2 Classi

4 – Per chi

5 – Quando

6 – Documenti

7 – Centro Storico

Se hai tempo e voglia, ti invito a leggere quanto segue

Partiamo dal nome: SuperBonus 110% sta ad indicare che si può recuperare (dalle tasse o con la cessione del credito maturato) più di quanto viene speso per un’opera.

Realizzo un’opera da 100 000 €, posso recuperare 110 000 €, ovvero 10 mila euro in più di quanto ho speso, o del costo dell’opera.

superbonus 110
Super!

Non male, vero?

E’ un’opportunità veramente interessante, da non lasciarsi sfuggire.

Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica.

Gli interventi sono complessi, l’iter da seguire non è semplice, ma ne vale decisamente la pensa.

Cercherò anche di essere schematico, per quanto possibile, e di affrontare tutti gli aspetti senza entrare troppo in dettagli tecnici, ma di affrontare i dubbi più frequenti che possono nascere dalle letture congiunte di tutte le misure che compongono il SuperBonus 110.

Interventi Incentivati al 110%

Partiamo da un assioma fondamentale:

Gli interventi ammessi al SuperBonus 110% sono interventi di risparmio energetico.

Quindi … No, se devi solo rifare il bagno, l’intervento non rientra tra quelli ammessi al 110%.

Gli interventi di risparmio energetico incentivati al SuperBonus 110% si dividono in due categorie:

  • Trainanti
  • Trainati

La differenza, così come si può facilmente comprendere dal nome, sta nel fatto che almeno uno di quelli chiamati “trainanti” è sempre necessario affinché altri interventi di risparmio energetico (che normalmente godono di una detrazione del 65% o del 50%) possano essere “trainati” al 110%.

Interventi Trainanti

Gli interventi Trainanti vengono così chiamati perché la presenza di almeno uno di essi è sempre necessaria affinché anche altri interventi di risparmio energetico possano essere trainati al SuperBonus 110%.

Sono tre:

  1. Coibentazione delle superfici opache verticali o orizzontali per almeno il 25% della superficie disperdente
  2. Sostituzione impianto di riscaldamento, condizionamento, acqua calda sanitaria con impianti centralizzati nei condomini
  3. Sostituzione impianto di riscaldamento nelle unità unifamiliari o funzionalmente autonome

Interventi Trainati

Sono tutti gli interventi di risparmio energetico, per cui era già prevista la detrazione fiscale al 65% 0 al 50%, che in caso di presenza di almeno uno degli intervento traninanti, vengono (appunto) trainati alla detrazione del 110%.

Sono:

  • Riqualificazione energetica dell’unità immobiliare (comma 344)
  • Coibentazione delle superfici opache orizzontali o verticali (comma 345a)
  • Sostituzione infissi (comma 345b)
  • Schermature solari (comma 345c)
  • Installazione sistemi di produzione di acqua calda sanitaria da fonti rinnovabili (comma 346)
  • Installazione di boiler a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria (comma 347)
  • Sostituzione impianti di riscaldamento esistenti con sistemi ad alta efficienza (pompe di calore, caldaie a condensazione, ecc…) (comma 347)
  • Dispositivi per il controllo a distanza degli impianti (building automation) (comma 347)
  • Generatori ibridi (comma 347)
  • Microgeneratori in sostituzione di impianti esistenti (comma 347)

Per gli immobili vincolati o ricadenti in zone a vincolo paesaggistico, questi interventi trainati possono essere portati al 110% anche senza uno degli interventi trainanti. Per fare un esempio pratico: se in centro storico non è possibile effettuare la coibentazione delle superfici opache, si potranno comunque sostituire gli infissi con una percentuale di recupero del credito del 110%

Fotovoltaico, Batterie e Kit Ricarica per Auto Elettriche

fotovoltaico superbonus 110

La legge sul Superbonus 110% prevede che anche l’installazione di impianti fotovoltaico possa accedere alla detrazione/credito del 110%, se realizzata contestualmente a quelli Trainanti (uno dei quali è sempre necessario).

Esistono delle condizioni specifiche che l’immobile su cui si intende effettuare l’intervento deve avere affinchè le spese sostenute per gli interventi sopra riportati possano essere portati al 110%.

Il fotovoltaico è ammesso al Superbonus 110%, a condizione che il surplus di energia sia ceduto (senza contributo) al GSE.

E’ molto interessante perchè insieme all’installazione di un impianto fotovoltaico, la norma sul Superbonus 110 incentiva anche l’installazione di batterie di accumulo con kit di ricarica per le auto elettriche.

Chi può Beneficiare del Superbonus 110

Il Superbonus del 110% non è per tutti.

Possono beneficiare della detrazione fiscale del Superbonus o del relativo credito di imposta :

  • persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
  • i condomìni;
  • gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP), comunque denominati, nonchè altri Enti che hanno le stesse finalità sociali
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per gli immobili posseduti e assegnati ai soci
  • Organizazioni non lucrative, di volontariato, e associazioni di promozione sociale;
  • Associazioni e società sportive dilettantistiche, per gli immobili o porta di immobili adibiti a spogliatoi

Il Superbonus 110 spetta a chi possiede o detiene l’immobile al momento di avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese; deve essere dimostrato tramite iodoneo titolo, pertanto potranno godere del Superbonus 110:

  • il proprietario/comproprietario
  • il nudo proprietario
  • il titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie),
  • il detentore dell’immobile in base ad un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato, in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

Nel caso in cui il soggetto fiscale non abbia capienza (quindi non paghi tasse non le paghi in modo abbastanza alto da poter godere totalmente della detrazione fiscale, potrà cedere comunque il suo credito di imposta ad altro soggetti che lo potranno usare, quindi persone terze di sua conoscenza o anche società, banche, assicurazioni, e altri enti che siano interessati ad acquistare questo credito)

Condizioni di Ammissibilità degli Immobili

Esistono delle condizioni specifiche che l’immobile su cui si intende effettuare l’intervento deve avere affinchè le spese sostenute per gli interventi sopra riportati possano essere portati al 110%.

Gli immobili devono essere “esistenti”.

Ma cosa si intende, precisamente, per esistenti?

Bene. Cercando la definizione nelle norme, troviamo che il decreto attuativo del Mise rimanda alle definizioni del D.Lgs. 192/05.

Il D.Lgs. 192/05 non definisce gli edifici esistenti, ma definisce quelli di nuova costruzione: tutti gli edifici il cui titolo è stato richiesto dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 192/05.

Se gli edifici di nuova costruzione sono tutti quelli edificati da fine 2005 (entrata in vigore del D.Lgs. 192/05), allora possiamo definire gli edifici esistenti come tutti quelli il cui titolo edilizio sia stato richiesto prima dell’entrata in in vigore del decreto.

La ratio di questa lettura risiede nel fatto che gli edifici di nuova costruzione dovrebbero già rispettare quanto previsto in materia di contenimento dei consumi energetici negli edifici.

Tuttavia, questa lettura è un po’ stretta e, secondo me, lo scopo del Superbouns è quello di incentivare la riduzione dei consumi energetici anche in edifici che ormai possono avere 15 anni (2005), le cui prescrizioni prestazionali normative non erano stringenti come lo sono oggi.

Gli immobili devono essere riscaldati

Gli immobili su cui si possono effettuare spese di risparmio energetico ammesse al Superbonus devono essere riscaldati: ovvero dotati di impianto di riscaldamento.

Per impianto di riscaldamento dobbiamo sempre prendere la definizione riportata nel D.Lgs. 192/05, che è variata tante volte negli anni. Con l’ultima modifica effettuata nel 2020, si definisce impianto termico

«impianto termico»: impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria
al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate;

Per logica, tutti gli immobili che hanno un impianto termico che rientra nella definizione sopra riportata possono accedere al Superbonus.

Di contro, tutti gli immobili senza impianto termico non possono accedervi.

E quindi no. Il rudere collabente e senza impianto di riscaldamento non ci rientra. Se invece ha un impianto termico, ci rientra anche il rudere.

E nemmeno un immobile al grezzo, senza impianti, infissi ecc…

Tipologie di immobili rientranti

Gli immobili che rientrano nel Superbonus 110% sono:

  • condomini residenziali
  • unità unifamiliari
  • unità residenziali che, seppur ricadenti in contesti pluri-immobiliari, sono funzionalmente indipendenti e con almeno un accesso autonomo dall’esterno

Le unità sono “funzionalmente indipendenti” quando hanno impianti (acqua, gas, elettricità, ecc… ) di proprietà esclusiva o ad uso singolo/esclusivo, e quindi non condivisi con altre unità.

Per accesso autonomo dall’esterno deve intendersi che l’unità immobiliare disponga di un accesso indipendente non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello o portone di ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o da giardino di proprietà esclusiva.

Non possono accedere al Superbonus 110% le unità che rientrano nelle categorie catastali

  • A/1- Abitazioni di tipo signorile
  • A/8 – Abitazioni in ville
  • A/9 – Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici

Se hai una casa singola, non allarmarti perché probabilmente non è accatastata come A/8, e pertanto rientra nel Superbonus.

Obiettivo Energetico: il Salto di Due Classi

Come abbiamo anticipato, gli interventi che sono ammessi al Sueprbonus 110% sono quelli che contribuiscono al risparmio energetico negli edifici.

Non è sufficiente che vi sia una semplice riduzione dei consui energetici: il requisiti essenziale è che gli interventi permettano agli edifici di migliorare la prestazione energetica di ameno due classi.

ape attestato di prestazione energetica superbonus 110

Esempio pratico: Se il mio immobile è in classe F, gli interventi dovranno permettere di ottenere un miglioramento della prestazione energetica in modo che, alla fine dei lavori, l’immobile si trovi almeno in classe D

Seppur vediamo l’iter preciso da seguire per il Superbonus 110% più avanti, va da sè che il primo passo da compiere è quello di ottenere (se già non lo si ha) un attestato di prestazione energetica della situazione attuale (prima dei lavori) dell’immobile.

Il secondo passo è quello di capire se gli interventi desiderati, nel loro complesso (quindi trainanti + trainati) , garantiscono il “salto” di almeno due classi energetiche.

Qualora gli interventi non fossero sufficienti, il progettista dovrà consigliare quali altri interventi effettuare per poter ottenere il miglioramento dalla prestazione energetica richiesto dalla legge.

Spese Ammissibili e Massimali di Spesa

SuperBonus 110% 1

Le spese ammissibili sono tutte quelle propedeutiche agli interventi di risparmio energetico previste per gli interventi trainanti, trainati e per gli impianti fotovoltaici (anche con batterie e kit per auto elettriche).

Anche le spese professionali (tecniche e fiscali) rientrano tra quelle ammesse al Superbonus 110%.

I massimali di spesa differiscono per tipo di intervento, e sono di due tipi:

  • massimali per intervento
  • costi specifici per tipo di lavoro

I massimali per intervento sono:

Trainanti

  • Coibentazione strutture opache
    • 50 000 € per le unità unifamiliari, o funzionalmente autonome con accesso unico dall’esterno
    • 40 000 € per ogni unità immobiliare, nei condomini fino a 8 unità
    • 30 000 € per ogni unità immobiliare, nei condomini con oltre 8 unità
  • Sostituzione impianti di riscaldamento/raffrescamento/acs con impianti centralizzati (condomini)
    • 20 000 € per ogni unità immobiliare, nei condomini fino a 8 unità
    • 15 000 € per ogni unità immobiliare, nei condomini con oltre 8 unità
  • Sostituzione impianti di riscaldamento/raffrescamento/acs nelle unità unifamiliari, o funzionalmente autonome con accesso unico dall’esterno
    • 30 000 €

Trainati

  • Fotovoltaico massimale 48 000 €
    • costo specifico massimo 2400 €/kWp
    • costo specifico batteria 1000 €/kWh
    • kit ricarica auto € 2000

Per quelli che seguono, si parla di massimali di detrazione. Significa che andrà scorporato un 10% (l’operazione da eseguire è “importo diviso 1,1“)

  • Riqualificazione energetica dell’unità immobiliare (comma 344) –> massimale 100 000 €
  • Coibentazione delle superfici opache orizzontali o verticali (comma 345a) –> massimale 60 000 €
  • Sostituzione infissi (comma 345b) –> massimale 60 000 €
  • Schermature solari (comma 345c) –> massimale 60 000 €
  • Installazione sistemi di produzione di acqua calda sanitaria da fonti rinnovabili (comma 346) –> massimale 60 000 €
  • Installazione di boiler a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria (comma 347) –> massimale 30 000 €
  • Sostituzione impianti di riscaldamento esistenti con sistemi ad alta efficienza (pompe di calore, caldaie a condensazione, ecc…) (comma 347) –> massimale 30 000 €
  • Dispositivi per il controllo a distanza degli impianti (building automation) (comma 347) –> nessun massimale
  • Generatori ibridi (comma 347) –> massimale 30 000 €
  • Microgeneratori in sostituzione di impianti esistenti (comma 347) –> massimale 30 000 €

Esempio pratico: intervento di coibentazione delle pareti esterne con cappotto termico (trainante), con installazione impianto fotovoltaico, sostituzione infissi, installazione solare termico (comma 346). Il massimale sarà di 50 000 € per il cappotto, 48 000 € per il fotovoltaico, e 54 545 € (60 000 / 1,1) per la somma delle spese di sostituzione degli infissi più l’installazione dell’impianto solare termico.

Per i costi specifici, la faccenda è un po’ più tecnica e complessa.

Il professionista redige un computo metrico basato sui prezzari regionali o sul prezzario DEI; in assenza di voci all’interno di questi due strumenti, può effettuare la costruzione di una voce di costo mediante l’analisi dei prezzi, o in ultimo, può riferirsi all’allegato I del MiSE.

Ecco la tabella riportata nel decreto del MiSE.

allegato i costi specifici decreto mise superbonus 110
allegato i costi specifici decreto mise superbonus 110

Esempio pratico: la spesa massima ammissibile per una unità unifamiliare per il cappotto esterno e coibentazione della copertura sarà di 50 000 € in totale, con un costo massimo specifico di 150 €/mq se il cappotto nelle pareti è realizzato esternamente e 230 €/mq per la coibentazione dall’esterno della copertura.

In merito ai massimali delle spese professionali, l’onorario dovrà essere contenuto all’interno degli schemi previsti per le opere pubbliche.

Modalità: Detrazione Fiscale, Sconto in Fattura, Cessione del Credito

spese ammissibili superbonus 110 cessione credito

Riprendiamo il concetto fondamentale: il Superbonus 110% prevede la possibilità di portare il 110% delle spese sostenute in detrazione dalle tasse per i 5 anni successivi, in rate di pari importo. In alternativa alla detrazione fiscale, è maturato un credito di imposta del 110% delle spese sostenute.

Significa che ogni 1000 euro di spesa, maturo un credito di 1100 euro. 50 000 €di spesa ? 55 000 € di detrazione/credito, ecc…

Le modalità di fruizione, che abbiamo anticipato nel titolo di questo paragrafo, sono tre:

  1. Detrazione Fiscale del 110% delle spese sostenute, in rate di parti importo per i successivi 5 anni
  2. Sconto in fattura fino al 100% del costo del lavoro, con la cessione all’impresa del 110%
  3. Cessione a terzi (privati, imprese, banche, assicurazioni, ecc…) del credito di imposta maturato.

Detrazione Fiscale in 5 anni

La detrazione fiscale è, certamente tra le tre modalità, quella che permette di massimizzare l’investimento del Superbonus 110.

Spendo 10, recupero 11.

Come lo recupero?

In 5 rate annuali, di parti importo.

Esempio pratico: Intervento di spesa di 100 000 €, posso portare in detrazione fiscale dalle tasse 110 000€ in 5 anni, con rate di parti importo. Significa una detrazione fiscale di 22 000 € all’anno per i successivi cinque anni.

E’ chiaro che sia la modalità economicamente più conveniente, perché si mantiene per se stessi tutto il vantaggio fiscale derivante dalle spese sostenute per l’intervento di risparmio energetico previsto dal Superbonus.

Esistono, però, degli svantaggi.

Il principale è possiamo portare in detrazione fino al massimo della nostra campeinza fiscale.

Significa che l’eventuale surplus, viene perso!

Se prendiamo l’esempio di sopra, che a fronte di una spesa di 110 000 euro genera una detrazione di 22 000 euro all’anno per i successivi 5 anni, significa che se non paghiamo 22 mila euro di tasse all’anno, la differenza viene persa.

Riprendiamo l’esempio pratico: Intervento di spesa di 100 000 €, posso portare in detrazione fiscale dalle tasse 110 000€ in 5 anni, con rate di parti importo. Significa una detrazione fiscale di 22 000 € all’anno per i successivi cinque anni. La mia capienza fiscale è pari, però, solo a 15 000 euro. Ovvero, vado a perdere 22 000 – 15 0000 = 7 000 € all’anno!

Svantaggio non da poco. Pertanto questa prima modalità è la più interessante solo per chi ha liquidità da anticipare e per lavori che generano una detrazione pari al massimo all’importo della propria capienza fiscale (tasse) annua.

Sconto in fattura

Lo sconto in fattura è una delle due modalità più interessanti che per usufruire del Superbonus 110%.

Prevede che l’impresa si faccia intero carico del costo di realizzazione dell’opera, e viene retribuita dal committente con la cessione del credito di imposta maturato.

Il vantaggio per il privato è evidente: non “sborsa” un euro, ma cede solo i proventi fiscali derivanti dal lavoro.

La principale difficoltà di questa modalità è trovare un’impresa che si faccia carico dell’intero costo del lavoro.

Altro campanello d’allarme è la qualità del lavoro: il passaggio logico per cui siccome è gratis per il committente, l’impresa cerca di massimizzare il vantaggio con possibile ricorso a materiali di primo prezzo ed economie sulla qualità del lavoro, anche magari a fronte di un costo del lavoro su carta decisamente alto. In questo meccanismo diventa fondamentale il ruolo del professionista, che in qualità di progettista e aconr di più quale Direttore dei Lavori dovrà veririfcare oltre alla congruità dei costi dell’opera anche la qualità del lavoro svolto.

Ricordatevi che se vi fanno il cappotto gratis, questo non deve venir giù solo perché l’impresa ha risparmiato, perché i danni derivanti sono sempre a carico (in prima battuta) del proprietario dell’immobile.

Cessione del Credito

Questa a mio avviso è la modalità più interessante e più sicura da percorrere.

Prevede che il privato si faccia carico del costo del lavoro, mediante la sua liquidità o con un prestito bancario, e poi ceda il credito maturato ad un terzo interessato.

Le banche hanno già manifestato la volontà di acquistare il credito, e hanno dato le indicazioni del costo di acquisizione.

Tipicamente marginano il 10% aggiuntivo. Ovvero, a fronte di 100 000 euro di lavori col Superbonus 110, dove viene maturato un credito di imposta di 110 000 euro, la banca comprerà questi 110 mila euro, corrispondendo 100 mila euro liquidi.

I vantaggi di questa modalità sono evidenti: si mantiene un rapporto con l’impresa corretto in cui il committente/direttore dei lavori che gestiscono i pagamenti possono mantenere quel rapporto di forza sull’impresa che non potrà lesinare sulla qualità dei materiali e fare economie sulla qualità del lavoro. O ancora dettare i tempi di esecuzione dell’opera, elemento difficile con la modalità “sconto in fattura” avendo delegato la forza nel rapporto tra le parti all’esecutore.

Questo non per demonizzare le imprese: ce ne sono tante serie che lavorano veramente bene, più che altro la paura è che il sistema incentivante del Sueperbonus 110 possa generare una serie di improvvisati o di avvoltoi che fanno sempre male al mercato.

Ma se non ho la liquidità, come posso fare?

cessione credito superbonus 110

La banca, grazie anche alle possibilità di cessione del credito per stati di avanzamento lavori, strutturano quelli che si chiamano “prestito ponte” per il Superbonus 110%, in modo che l’esposizione fiscale sia minima (con riduzione del rischio sia per banca che per committente, e impresa).

In funzionamento è semplice, e prendiamo sempre l’esempio di sopra.

A fronte di un importo lavori di 100 000 euro, la banca eroga i primi 33 000 euro come anticipo. Vengono eseguiti lavori per 33 000 euro. A questo punto, si esegue un SAL (Stato di Avanzamento Lavori) in cui viene ceduto il credito di imposta maturato (36300 €) alla banca che erogherà i secondi 33 000 euro; questo meccanismo di cessione del credito a SAL permette di arrivare a fine lavoro, e con l’ultima cessione del credito si estingue l’esposizione finanziaria.

Si va avanti così sino alla fine dell’opera (con massimo due stati di avanzamento lavori), e alla fine si è riusciti a realizzare lavori per 100 000 euro di lavori del Superbonus 110 senza avere più esposizione finanziaria.

E’ decisamente la modalità che io consiglio.

Tempi

scadenza superbonus 110

La domanda classica è: entro quando devono essere effettuati i lavori del Superbonus 110%?

I lavori del Superbonus 110% devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2021.

In realtà, come per tutte le detrazioni fiscali, quel che contano sono i pagamenti (la data delle spese sostenute) , pertanto il termine del 31 dicembre 2021 previsto dal Superbonus 110% deve intendersi per effettuare i pagamenti.

Se ci pensi, non manca poi tanto alla fine. Il 31 dicembre 2021 è, praticamente, domani!

Compatibilità tra Superbonus 110 e Piano Casa Sardegna

Sì, gli interventi sono compatibili.

Significa che puoi effettuare i lavori del Superbonus 110% anche se stai effettuando o se intendi effettuare il tuo Piano Casa.

Dovrà essere tenuta una contabilità separata tra i due interventi, perché le spese relative al Piano Casa Sardegna non possono essere portate in detrazione (ma godono di un’iva agevolata se prima casa pari al 4%), a differenza delle spese per ristrutturazione, risparmio energetico (ecobonus) o risparmio energetico previsto dal Superbonus 110% (che hanno un’aliquota iva (generalmente) al 10%).

Iter da Seguire per il Superbonus 110

iter da seguire superbonus 110

Per prima cosa è importante capire quale sia la modalità di fruizione di cui ti vuoi avvalere per il Superbonus 110.

  1. Se opti per lo sconto in fattura, il primo passo sarà trovare l’impresa, ovvero la componente più “difficile” per questa modalità.
  2. Se intendi fruire di un finanziamento, la prima mossa da fare per è quella della richiesta all’istituto di credito, oppure appoggiarti a chi come noi può gestire tutto il flusso, dall’inizio (finanziamento) fino alle ultime fasi finali che vedremo tra poco.
  3. Se scegli la detrazione fiscale, si passa direttamente al passaggio tecnico. In questo caso ti consiglio però di verificare la capienza fiscale per evitare di perdere parte dell’incentivo!

Successivamente si passa alla parte tecnica, che inizia con l’Attestato di Prestazione Energetica e la verifica di liceità edilizio-urbanistica relativa allo stato attuale dell’immobile.

Se il tuo immobile è già dotato di APE e non ci sono difformità, si procede con

  • simulazione energetica delle prestazioni raggiungibili dopo l’intervento (bozza calcoli per ape post)
  • computo metrico e scelta del’impresa
  • presentazione della pratica al comune
  • esecuzione dei lavori
  • eventuali SAL intermedi
  • Chiusura lavori
  • APE post, asseverazioni, comunicazioni Enea e quant’altro necessario

La figura del Tecnico è di primaria importanza per il Superbonus 110: i tecnici sono stati (giustamente) molto responsabilizzati con sanzioni anche molto ante, al fine di evitare (o quantomeno ridurre ) i danni derivanti dagli improvvisati e dai furbetti di quartiere.

Vantaggi e Svantaggi. Rischi

I vantaggi sono molteplici.

Non si era mai vista una manovra di rilancio economico del settore così interessante.

E’ una di quelle opportunità che non puoi farti scappare.

E’ possibile fare i lavori di miglioramento delle condizioni energetiche del proprio immobile, , e quindi miglioramento del comfort abitativo, veramente “a saldo zero”

Attenzione, non è semplice e i rischi sono dietro l’angolo!

I rischi del Superbonus 110 sono molteplici e la figura del tecnico di fiducia è di vitale importanza.

Un buon tecnico può prevenire Errori nella qualità del lavoro, che portano il committente ad avere problemi postumi (si pensi ad una impermeabilizzazione fatta male o ad un cappotto in facciata che si stacca!).

Ancora, un buon tecnico previene eventuali errori nei calcoli e nelle asseverazioni, che portano a problemi postumi con l’Agenzia delle Entrate, che sappiamo farà controlli molto severi e stringenti.

2 commenti su “SuperBonus 110%”

  1. Ad oggi è possibile asseverare la conformità urbanistica sfruttando la tolleranza del 5% previsto dalla L.R. n. 1 del 2021? Ad oggi la LR n1 è impugnata, ma non ancora sospesa ne confermata.

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