Ampliamento Piano Casa e Volumetria Residua

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Ampliamento Piano Casa e Volumetria Residua

L’ampliamento volumetrico consentito dal Piano Casa Sardegna si può sommare alla volumetria residua del lotto.

Una delle domande frequenti che ricevo è

D: E’ possibile sommare la volumetria prevista dal Piano Casa Sardegna con la volumetria residua del mio lotto?

R: Sì, è possibile.

La risposta è tanto diretta quanto esaustiva.

Tuttavia, vale la pena approfondire l’argomento.

Questa possibilità di sommatoria tra la volumetria residua del lotto e l’ampliamento volumetrico previsto dal piano casa sardegna si trova all’interno del comma 13 dell’articolo 36 “Disposizioni Comuni”, il quale recita

13. L’incremento volumetrico previsto dagli articoli 30, 31 e 32, salvi i limiti di cui all’articolo 10 bis della legge regionale n. 45 del 1989 e all’articolo 6 della legge regionale n. 8 del 2004, può cumularsi con le ordinarie potenzialità volumetriche residue del lotto previste dagli strumenti urbanistici comunali. Ferma restando la possibilità di realizzare le volumetrie in tempi diversi e il rispetto delle disposizioni previste nei relativi strumenti urbanistici per i volumi ordinari, la soluzione architettonica inserita nella proposta progettuale deve interessare l’intera volumetria assentibile.

Proviamo ad analizzarlo

  1. l’incremento degli articoli 30 (ampliamento residenze del 20% e 30%), 31 (ampliamento strutture turistiche), 32 (sottotetti)
  2. può cumularsi con la volumetria residua prevista dallo strumento urbanistico
  3. salvo i limiti del 10.bis della L.R. 45/89 ( Tutela delle zone di
    rilevante interesse paesistico-ambientale)  e art. 6 della L.R. 8/2004 (PPR – art. 6 – Zone F turistiche)

Questa prima parte è abbastanza chiara. La seconda parte, inserisce una direttiva importante da tenere in considerazione.

  1. Si possono realizzare le due volumetrie (piano casa e residua) anche in tempi differenti (tradotto: seppur esiste della volumetria residua in un lotto, oggi è possibile anche solo effettuare l’ampliamento del piano casa, e mantenere la volumetria residua inalterata e a futura disposizione)
  2. La proposta di progetto deve interessare (anche se si sceglie di non usare tutta o parte della volumetria residua) tutta la volumetria a disposizione: sia la percentuale di ampliamento volumetrico che la volumetria residua, anche se quest’ultima non deve essere immediatamente utilizzata.

Disquisendo con un collega, la domanda è nata spontanea

Quindi se ho un lotto con 1000 mc residui, e io voglio ampliare solo 120 mc, devo fare un progetto per 1120 mc?

A mio avviso sì; precisando però come debba essere affrontato l’argomento.

Spiego meglio: la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che si presenterà avrà ad oggetto il solo ampliamento volumetrico, ma tra gli elaborati grafici (tavole) si dovrebbe inserire una proposta (secondo me anche solo come planivolumetrico) che dimostri come il futuro utilizzo della volumetria residua si integri bene con la volumetria esistente e con l’ampliamento volumetrico in realizzazione.

Voi che ne pensate?

 

Ing. Enrico Craboledda

 

fonte immagine : larchitetto.it

 

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